Ferrari Perlé Zero vs Ferrari Maximum Rosé … sognando Amsterdam


Un amico che è sempre stato via e che si trova qui per caso. Un amico che è tornato per sbaglio e che sogna il posto dov’era ieri. La foto di Amsterdam sul profilo Whatsapp è la definizione del sogno come tale, non più obiettivo. Spero sia scelta.

A lui, fine conoscitore e appassionato di bollicine, a lui che come e più di me ha ‘imparato a disinnescare’, dedico questa sfida.

Lui lo avrebbe adorato il Perlé Zero, blend di tre millesimati. Lui che ama i bianchi e che stravede per il metodo classico. È chissà se avrebbe provato la mia stessa delusione, nel farsi attirare da un naso suadente di gesso e fiori bianchi, da quel perlage perfetto, netto dritto e verticale, ma poi … nel sentirsi quasi sovrastato da una bocca eccessivamente agrumata, che prova si a virare all’ultima curva su un finale cremoso e complesso, senza riuscirci sino in fondo. Insomma, voleva dimostrare carattere e ci è riuscito, Ferrari è Ferrari, ma ha lasciato ad Amsterdam un po’ di quella eleganza e apertura che a questi livelli anche il mio amico si sarebbe atteso.

Così, non essendo gente che si alza dal tavolo di gioco dopo una mano perdente, abbiamo tentato la mossa disperata di un Maximum Rosé. Meno ambizioso sicuramente, meno da grand soirée, ma bicchiere da promessa mantenuta. Ruggine e cipolla lasciano presagire ad un sorso serio e composto e così è. Avrebbe meritato accompagnamento più corposo, mi immagino una capasanta gratinata, ma accontentiamoci e segnamolo sul taccuino.

Per la prossima cena con il mio amico, ammesso che non sia già in aeroporto…

Pubblicità

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...