Il richiamo delle bollicine è spesso irresistibile. E non dipende dal caldo, non dipende dall’estate, dipende da me. Due assaggi in particolare meritano qualche parola, sebbene nessuno dei due sia, a vario titolo, fra i miei must.
Oltrenero Cruasè, Tenuta del Bosco
Più potenza che eleganza, che ad ogni modo non gli è sconosciuta. Più potenza che eleganza, e da un pinot nero in purezza non si poteva tirar fuori altro. Continuo ad essere uno sfegatato tifoso dello chardonnay, che devo fare? Un colore particolarissimo, può non piacere, buccia di cipolla, un velo di cenere. Tanta frutta fragrante rossa, crosta di pane, un sorso spesso nervoso e però di soddisfazione. A strappi.
Vermentino di Gallura spumante, Piero Mancini
Non è la Sardegna la terra dei vini spumanti e anche una casa che io amo come Mancini lo conferma. Tirato, quasi forzato, mai disteso. Eleganza vista da lontano, troppo forti accenti agrumati mai sopiti dalla fragranza dei lieviti. Si rifarà, e ampiamente, con il vermentino secco, Piero Mancini.