230.000 bottiglie prodotte annualmente da questa cantina che trovate facilmente vicino Aosta. 16.000 le bottiglie del vino di cui si parla qui.
E’ un fumin, così chiamato per il caratteristico colore grigio fumo della bacche rosse del vitigno da cui proviene questo vino. Coltivato nelle zone di La Tour e Les Crétes di Aymavilles, beneficia delle proprietà di un terreno sabbioso e morenico a circa 650 metri di altitudine. Fermenta in acciaio nox con rimontaggi giornalieri, per poi affinare un anno in botti di rovere francese (da 300 litri) e un altro anno in bottiglia.
Si direbbe al primo sorso che avrebbe bisogno di più legno, visto che la morbidezza un pò difetta, sopraffatta da una sapidità spiccata che nasconde anche una moderata freschezza. Di buona stoffa però il tannino, discretamente fino ed elegante. Sembra quindi giusto il tempo dell’affinamento in legno.
E allora è il carattere del vino che emerge e che il legno, giustamente, non riesce a nascondere. Nemmeno nel profumo, abbastanza intenso e complesso di frutta di bosco, non perfettamente matura, noe vegetali e qualche accenno di spezia, leggera.
Ho sbagliato a finire tutte le bottiglie, sarebbe interessante degustarlo di nuovo con qualche anno in più.