Alta espressione del Barolo del sud, ormai definizione comune. Del barolo non raggiunge quell’austerità imperiosa e, al suo contrario, si lascia concedere un attimo prima. Per il resto, notevole interpretazione di un vitigno, l’aglianico, ormai apprezzato su larghissima scala.
Questa Riserva 2002 di Salvatore Molettieri ha bisogno, naturalmente, del suo tempo per farsi apprezzare. E nel frattempo, ne ammiriamo la limpidezza, l’appetitosa consistenza e il colore rubino carico con riflessi granati. L’intensità al naso è dirompente e il suo eccellente bouquet si dipana pian piano. Di frutta sotto spirito, note importanti di humus e sottobosco, sentori eterei che arrivano leggeri a completare gradevolissimi aromi terziari di legno, liquirizia e carruba. Al palato è secco, caldo e morbido, mentre gli oltre 10 anni di maturazione regalano un vino abbastanza tannico, anche se di tannini non finissimi, e una buona freschezza. Un vino equilibrato dunque, robusto e armonico, per coerenza delle fasi degustative e eccellenza dimostrata.
Meglio da acquistare direttamente, così da beneficiare di un rapporto qualità prezzo interessante. Sfigura leggermente un pò quando gravato dai ricarichi di un enoteca o di un locale.
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