- Argomento teorico della lezione: la Carta dei Vini. Ultima lezione di questo meravoglioso primo livello, visto che il prossimo appuntamento consiste in un momento di autoverifica (ahi, cominciamo a pensare all’esame dell’anno prossimo). Nel frattempo, molto rilassati e sereni, ci lasciamo accompagnare da un brillantissimo Luciano Mallozzi in quelle che sono le funziono principali del sommelier. E fra queste, oggi forse una delle più importanti, c’è la redazione di una carta dei vini, ossia l’elenco dei vini disponibili in un ritorante con il relativo prezzo. Attenzione, è obbligatoria per legge! Questa può fondamentalmente essere redatta seguendo varie linee guida: per tipologia di vino (bianco, rosato, rosso – Soprattutto quando non si ha a disposizione una cantina fornita), per regione viticola (Abruzzo, Piemonte, etc.), per zona viticola (es. all’interno della sezione Toscana potremo trovare Montalcino, Montepulciano, Bolgherese, Chianti, etc.), per struttura del vino (leggero, medio corpo, robusto). Indipendentemente dal sistema di redazione, è importante che la carta dei vini non abbia cancellature, macchie e vini non disponibili. Al contrario la carta dei vini DEVE essere caratterizzata da una giusta sequenza dei vini, da un ordine stabilito e dalla giusta quantità di informazioni.
- Altri argomenti. Si è parlato anche della cantina ideale (temperatura compresa fra 12° e 16°, umidità compresa fra il 60% e il 70%, esposizione a nord, assenza di vibrazioni, assenza di odori) e della decantazione, ovvero della tecnica che si utiizza per separare il vino dai sedimenti solidi.
- I vini degustati: Vermentino di Gallura Mancini Primo – Piero Mancini
DISCLAIMER: tutto quanto contenuto in questo post rappresenta esclusivamente un mio contributo personale e non è tratto da alcun libro di testo o altro materiale in dotazione per il corso. Tutto quanto è stato scritto prima di una rilettura degli argomenti sul libro di testo ed è il “succo estremo” di quanto ascoltato (o meglio, compreso) durante la lezione in aula.