Una delle tante cose positive che la frequentazione di un corso di qualificazione professionale per sommelier AIS ti porta è un sensibile ampliamento di conoscenza, non solo tecnica, ma anche in fatto di vini e produttori.
Se quindi Donna Fugata era azienda nota, non lo era per me il loro vino passito di Pantelleria Ben Ryé, da uve zibibbo (nome locale del Moscato di Alessandria). Ben Ryé, il figlio del vento. Figlio appunto di quel vento che soffia fra i grappoli esposti per lungo tempo ad appassire al sole, questo vino si porta dietro quello che il vento conduce. E quindi dietro un colore giallo ambrato, questo passito brillante e decisamente consistente ti inebria con profumi d’Africa, di datteri e altra frutta a polpa gialla matura, di miele e qualcosa di mare.
Un vino da gustare anche da solo, da solo basta. Magari con dei buoni amici dopo un’ora di frigo.
aggiungerei che rimane in bocca una marmellata di albicocche senza fine…un vino difficile da non apprezzare, personalmente una certezza.
"Mi piace""Mi piace"
verissimo. Passato in frigo una sorpresa per me
"Mi piace""Mi piace"