Sono sempre più convinto che la vittoria contro la Francia ci abbia fatto male. Sorvolando sulle battute riguardo agli arbitri francesi che ci sono capitati, sorvolando un po’ meno su quanto accaduto a Parisse con la maglia dello Stade Francais (non dimenticate che quella partita non l’ha giocata nessuno dei nazionali francesi), quello che rimane è una squadra troppo simile a quella degli anni scorsi.
Alzi la mano chi oggi ha visto, almeno una volta, il pallone correre dall’out sinistro a quello destro. Alzi la mano chi ha visto tre passaggi di fila.
Non è che il Galles abbia fatto miracoli, ma di certo non ci hanno regalato un metro.
Senza l’umiltà e la testa bassa, senza la paura di perdere e fare figuracce, senza la determinazione e la voglia di rendere felici le migliaia di tifosi che la seguono, questa squadra non è in grado di giocare come le grandi squadre. Quel gioco di quella vittoria fu possibile grazie a queste basi, queste basi che oggi sono rimaste dentro lo spogliatoio. E forse dentro quei titoli di giornali che parlavano di classifica impensabile per il Sei Nazioni.
Da ultimo, mi spiace, ma avrei voluto vedere, anche oggi e nonostante tutto, il giro di campo di saluto.