Sostenni al tempo che la scomparsa di Steve Jobs non avrebbe fatto altro se non accelerare un declino fisiologico contro il quale combattono tutte le aziende hi-tech. Declino che, a mio parere, Apple stava addirittura accelerando cullandosi eccessivamente sugli allori delle straordinarie vendite di alcuni prodotti. Il cullarsi lo spiegavo con l’uscita di ulteriori modelli abbastanza poveri di novità, venduti solo facendo affidamento sull’hype del marchio.
Opinioni personali, appunto. Di seguito invece qualche dato letto oggi.
Scrive Repubblica: “Mentre Samsung taglia il traguardo di 100 milioni di smartphone Galaxy venduti, si addensano nubi intorno alla società di Cupertino. L’accoglienza sotto le aspettative dell’iPhone avrebbe imposto un taglio delle forniture e il titolo soffre a Wall Street, in ribasso verso quota 500 dollari”.
Pare che infatti Apple abbia ridotto le ordinazioni di componentistica per gliPhone sulla scia di risultati di vendita inferiori alle aspettative. Parliamo, per dare numeri, di metà di schermi richiesti ai propri fornitori.
Dall’altro lato Samsung ha annunciato di aver venduto più di 100 milioni di unità di Galaxy S dal maggio 2010, date del lancio del primo modello.
Le contromosse? Pare ormai certo che Apple lancerà un iPhone low cost. A me ricorda molto il Samsung SIII mini. E mi fa venire in mente che il passaggio da leader a follower è, ricordiamocelo tutti, rapido quanto il successo e, in certi settori, fisiologico.
L’utente è mobile, nel vero senso della parola.
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