Whyne

Storari, s.v.: si sporca i guanti a pochi minuti dal fischio finale, per il resto spettatore assoluto. Anche dell’incrocio colpito da Cavani.

Lichtsteiner, 6: svolge il suo compito senza punte, come gli capita da un po’ di tempo. Non sbaglia nulla, certo, ma la concorrenza di Isla gli gioverà.

Barzagli, 7,5: assieme ad Asamoah, il migliore in campo. Sicuro, non sbaglia nulla, non protesta mai. Ancora ringraziamo per quei 300 mila euro spesi per lui.

Bonucci, 7: ormai non ci sono dubbi, è cresciuto ed è diventato forte. Quando la smetterà di prendere rischi inutili anche le nostre coronarie gli saranno grate.

Chiellini, 6: solido e sempre pronto a sportellate. Per il resto, lascia fare il centrale a chi lo fa di mestiere.

Asamoah, 7,5: una forza della natura, si arrende solo per una botta di troppo. Non pensavo fosse un talento di questo livello sulla fascia, altro merito di Antonio Conte che lo ha spostato lì.

Marchisio, 6,5: primo tempo anonimo, secondo tempo in netta crescita. Quest’anno segna poco, quando riprenderà a farlo saranno dolori per tutti.

Vidal, 5,5: non è stata la sua partita, quest’anno ne ha già sbagliate parecchie. La Juve ha comunque bisogno di lui.

Pirlo, 6,5: la gabbia del Napoli preparata per contenerlo non sembra aver funzionato benissimo. E lui ripaga con i soliti lanci millimetrici per le punte.

Giovinco, 6+: era partito benissimo, ma poi lascia l’amaro in bocca. A volte sembra imprendibile, ma è sempre troppo poco incisivo.

Quagliarella, 5: aveva detto che in caso di gol non avrebbe esultato. Avrebbe però almeno potuto provare a tirare in porta, nel caso avesse segnato ci avremmo pensato noi ad esultare.

Pogba e Caceres, 7: per il gol e per l’abbraccio a quelli della panchina. E’ anche questo il segreto.