Non capisco nulla di calcio e il timore che provavo prima dell’inizio di questa partita lo dimostra. Due giorni, soli due giorni dopo la partita contro il Chelsea, sanguisuga di energie fisiche e mentali, pensavo in una squadra cauta, anche in vista dei prossimi impegni contro Fiorentina e Roma.
E invece è uscita una prestazione che, forse, spiega meglio di ogni altra cosa perché questa squadra è campione d’Italia e perché anche quest’anno sarà la squadra da battere, in Italia e forse anche in Europa.
Il Chievo non ha praticamente mai tirato in porta e una Juve al primo tentativo di turn-over gioca forse la miglior partita dell’anno. Cambiano gli uomini ma non cambia l’intensità e il modello di gioco. E se Isla è ancora lontano dalla miglior condizione, ci pensa Quagliarella con una doppietta. Se Pogba deve maturare, ci pensa un Asamoah stratosferico. Insomma, in poche parole, una squadra.
Ora si può non aver paura di nulla.