Alla fine del primo tempo stavo pensando ad un post che avrebbe detto in due parole. Guarda caso, la prima sconfitta della Juventus targata Conte, arrivata dopo oltre un anno, coincide con la vigilia dell’esordio in Champions League. Una coincidenza troppo forte per esserlo. Sarebbe stato un campanello d’allarme inequivocabile: la Juventus non è ancora pronta, magari mentalmente, per il doppio impegno.
E invece no. Un Vucinic immenso, sempre più colonna portante e, oserei dire, leader della squadra, ha ribaltato storia e post. Un giocatore maturato enormemente soprattutto dal punto di vista della determinazione e della concentrazione. Le infradito sono un lontano ricordo dell’estate e non più un soprannome scomodo.
E poi Asamoah, altra furia, altro giocatore tipo di questa Juventus.
Ora il Chelesea, finalmente, dopo tanto tempo.