cosa spinge un piccolo editore a pubblicare libri? libri che faticheranno a raggiungere le librerie e che quindi nessuno leggerà, e che nessuno recensirà e di cui nessuno parlerà, in un gioco di causa ed effetto vizioso e perfino mirabile nella sua perfezione? cosa spinge un piccolo editore a imbarcarsi in questa gentile missione suicida, con la certezza che il mercato non solo ti sconfiggerà, ma ti ignorerà? c’è qualcosa di vicino all’amore. amore per se stessi e per le proprie passioni, e dignità, e altre cose del genere. io non sono un editore. io sono un miserabile che fa pubblicità. ed è per questo che ricordo a chi dovesse passare di qui che è appena uscito un libretto (vedi immagine) che va cercato con pervicacia, forse va ordinato, e va letto perché è gradevole, e alla fine della lettura potrete regalarlo a qualcuno, due copie almeno, grazie. aiutatemi a…
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