Addio ad Aldo Conterno


Incollo un ricordo che Loredana Sottile, su Tre Bicchieri del Gambero Rosso, ha scritto di Aldo Conterno. Una storia che sa di tradizione, lavoro, passione e fatica. Come i nostri nonni. Come quello che ricerchiamo e amiamo nel vino.

Il mondo vitivinicolo è in lutto per la scomparsa, ieri pomeriggio a Monforte d’Alba, cuore delle Langhe, di Aldo Conterno (80 anni), il patriarca del Barolo, fondatore dei “Poderi Aldo Conterno” (…), azienda storica in cui si producono i cru più apprezzati dal mercato. La sua è la storia di un grande uomo di Langa conosciuto in tutto il mondo, ma è anche la storia di quattro generazioni di viticultori: era la fine dell’ ‘800 quando la famiglia Conterno, emigrata in Argentina decise di rientrare in Italia e puntare sul vino di qualità. Il nonno Giovanni fu il primo a vendere Barolo in bottiglia facendolo conoscere in tutta Italia. Ma Aldo aveva ben altre ambizioni: negli anni ’50, appena ventenne ma già lungimirante, partì per la California con il sogno di aprire anche lì un’azienda vitivinicola. Per varie vicissitudini non vi riuscì, ma quell’esperienza Oltreoceano gli fu utile per fondare nel 1969 la “Poderi Aldo Conterno”, oggi guidata dai figli Franco e Stefano, un gioiello del Barolo.

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