È un primo maggio insolito. Forse il primo da quando l’Italia si è risvegliata con la paura di non avere più tante certezze e con la certezza di star vivendo oltre le proprie possibilità.
Un’Italia sempre più divisa, dove si festeggiano i lavoratori e si uccidono gli imprenditori.
A loro dedicherei questa festa, agli imprenditori (lavoratori anch’essi) che preferiscono un colpo di pistola alla realtà che soffoca la loro impresa e le persone che vi lavorano.
Perché credo sia totalmente anacronistico parlare ancora, e si sente spesso, di operai e padroni me tutti questi morti lo dimostrano, firmando col sangue l’impossibilità di dare una vita dignitosa ai propri dipendenti. A volte, anche figli loro.
Buon primo maggio, lassù.