Niente pagelle stavolta. Troppa voglia di parlare di una mentalità paesana che ancora ci attanaglia.
Certo potrei scrivere della grande prova difensiva, dell’enorme numero di placcaggi fatti rispetto a quelli subiti, dei soli 3 punti fatti, della personalità che ha portato Mirco Bergamasco sebbene io non straveda per lui, di Masi lontanissimo parente del giocatore dello scorso torneo, di Parisse sempre grande trascinatore…
Ma voglio parlare del solito atteggiamento, che potrebbe essere anche scambiato per arrogante e che invece nasconde solo un grande complesso di vera inferiorità, di chi chiude le interviste sulla partita contro il Galles dicendo “ora dateci la Scozia”.
La Scozia? Ma con quale titolo, trofeo o storia ci permettiamo di considerarla scarsa? Perchè l’abbiamo battuta qualche volta nel 6 Nazioni? Salvo poi perderci quando veramente contava, vedi Mondiali di Francia? E cosa dovrebbero dire loro allora, che finalmente hanno la possibilità di giocare contro di noi?
Io c’ero a Edinburgo l’anno scorso, nell’ultima partita del torneo che seguì la storica vittoria del Flaminio contro la Francia. Ed ero a bordo campo a stringere la mano ad un Parisse delusissimo per una sconfitta che, nei piani azzurri, doveva essere una vittoria abbastanza scontata dopo la vittoria del turno precedente.
Ricordiamocelo quello sguardo, è lo sguardo dei più deboli. Solo se ce lo ricordiamo, possiamo diventare i più forti. E rispettiamo il fiore di Scozia e la sua storia.