Colgo l’occasione dell’ultimo bicchiere rimasto nell’ultima bottiglia rimasta di Kloster Bitter, per aprire una parentesi sui liquori e per raccontare di quel posto bellissimo che è l’Abbazia di Novacella.
Si tratta appunto di un’Abbazia, cosa che già di per sè potrebbe attirare la mia attenzione di turista ma che in realtà lo ha fatto, dietro consiglio di amico esperto, per i suoi vigneti e per la sua cantina. Si trova vicino a Bressanone, in pieno Alto Adige, regno incontrastato di Muller Thurgau, Gewurztraminer, Kerner, Sylvaner e compagnia bella.
La cantina ti sorprende però anche per la varietà di ottimi rossi, Lagrein e Pinot Nero su tutti. Ma una bella sezione di questa cantina è appunto dedicata alla parentesi di questa riflessione, un amaro ottenuto dall’infusione di diversi mesi di pigne e germogli di mugo. Di qui un carattere estremamente particolare, resinoso all’estremo che può non piacere. Ma se ti piace, ti piace veramente. Di fronte a un caminetto acceso, in una stanza di mura di pietra spessa e magari con un buon libro. Ricorda il Nome della Rosa. Basta questo a descriverne la magnificenza.